La storia racconta
La lettera del 1549 scritta da Michelangelo Buonarroti, sofferente di calcoli renali, è una delle più antiche e illustri testimonianze dei benefici ottenuti bevendo l’acqua Fiuggi. La storia racconta che dalla miracolosa acqua trassero giovamento i dolori di re, nobili e ambasciatori. Anche Papa Bonifacio VIII, che era nato in Ciociaria e conosceva bene la fonte, fece ricorso a questa salutare acqua.
"Io ò bevuto circa due mesi sera e mattina d una aqqua d una fontana che è a quaranta miglia presso Roma, la quale rompe la pietra; e questa à rotto la mia e fattomene orinar gran parte. Bisògniamene fare amunizione in casa e non bere né cucinar con altra, e tener altra vita che non soglio".
La lettera del 1549 scritta da Michelangelo Buonarroti, sofferente di calcoli renali, è una delle più antiche e illustri testimonianze dei benefici ottenuti bevendo l’acqua Fiuggi. La storia racconta che dalla miracolosa acqua trassero giovamento i dolori di re, nobili e ambasciatori. Anche Papa Bonifacio VIII, che era nato in Ciociaria e conosceva bene la fonte, fece ricorso a questa salutare acqua.
I registri contabili pontefici dell’epoca annotano infatti ben 187 ordini di pagamento per il trasporto dell’acqua da Fiuggi a Roma.
Altri personaggi famosi in epoca più recente si sono curati con successo bevendo Acqua Fiuggi: da Papa Pio X a Giovanni Giolitti, da Benedetto Croce ad Alcide De Gasperi.