Terapia Forestale
Terapia Forestale nei Boschi di Fiuggi
Con il riconoscimento quale Stazione di Terapia Forestale, Fiuggi incrementa ulteriormente la sua già ampia offerta per la promozione del benessere psico-fisico della persona.
Le storiche Terme, le numerose e moderne spa, le escursioni accompagnate (a piedi o in mountain bike) e i quasi 100 km di facili sentieri di prossimità da percorrere liberamente (in via di segnatura), le articolate attività di fitness svolte all’interno della Fonte Anticolana.
E per la mente: gli spettacoli e gli altri eventi culturali, le visite guidate del centro storico con i recenti artistici murales, il grande patrimonio storico-artistico e gli importanti monumenti religiosi delle vicinanze.
Fiuggi vi aspetta con tutti i ... sensi!
Il Club Alpino Italiano (CAI) sta conducendo un progetto nazionale insieme all’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE-CNR), con la consulenza scientifica del Centro di Riferimento Regionale in Fitoterapia (CERFIT) presso AOU Careggi, Firenze, per lo sviluppo della Terapia Forestale. Oltre 100 tra Rifugi e altri siti d’interesse del CAI saranno qualificati tra il 2021 e il 2022, secondo rigorosi criteri scientifici, quali Stazioni di Terapia Forestale.
Lo stesso progetto si va estendendo, attraverso un accordo in corso di sottoscrizione, ad altre importanti Istituzioni nazionali, di carattere sanitario, agro-forestale e universitario.
Le sessioni di Terapia Forestale consistono di brevi e lente passeggiate, prive di significativo sforzo fisico, lungo percorsi immersi in ambienti forestali di particolare pregio. Guidate da professionisti clinici quali psicologi o psicoterapeuti qualificati dal CAI, sono rivolte a ciascun singolo partecipante e prevedono frequenti soste e particolare concentrazione sulla connessione dei nostri sensi con l’ambiente forestale. La vista, l’udito, il tatto e l’olfatto rappresentano i sensi-chiave ai fini della produzione degli effetti benefici per la salute umana. Oltre al fascino visivo e sonoro della foresta e all’assenza di interferenze di origine umana, sono privilegiate composizioni forestali in grado di rilasciare in aria importanti quantità di composti organici volatili (BVOC, tra cui i c.d. “terpeni”), in special modo quelli più efficaci ai fini degli effetti psicologici e fisiologici.
Sebbene non ancora riconosciuta in Italia dal Servizio Sanitario Nazionale, a livello scientifico la Terapia Forestale è classificata come una Medicina Complementare ed è inclusa tra le discipline fitoterapiche, per es. inserita nel corrente Master in Fitoterapia Generale e Clinica attivato presso l’Università di Firenze e diretto dal Prof. Fabio Firenzuoli direttore del CERFIT.
Tutto questo, in quanto l’evidenza sperimentale ha consentito di attribuire alla Terapia Forestale effetti significativi e importanti per la prevenzione e cura di disturbi della sfera psicologica e di sindromi fisiologiche. Sotto determinate condizioni strutturali, di conduzione di frequentazione (durata e frequenza delle esperienze), i miglioramenti possono essere duraturi rispetto agli indici di ansia, depressione, stress, alla qualità del sonno, a parametri metabolici, cardiovascolari, respiratori, ossidativi e immunitari: 2-3 ore di immersione in foresta possono produrre effetti benefici per una settimana; 2 giorni consecutivi in foresta, oppure esperienze di 2-3 ore ripetute ogni settimana per 4 settimane possono produrre effetti benefici per tutto il mese successivo.
È stato dimostrato che la frequentazione delle aree naturali protette, a scala globale e considerando soltanto gli effetti sulla salute mentale dei visitatori, produce risparmi economici dell’ordine del 8% del Pil mondiale, in termini di spese sanitarie, sicurezza e produttività del lavoro. Tali risparmi ammontano a un ordine di grandezza superiore rispetto agli introiti legati all’attività turistica, nonché fino a mille volte il budget assegnato alle agenzie che si occupano delle medesime aree protette.
Dal progetto CAI-CNR, originariamente sviluppato per la qualificazione di Rifugi e sentieri CAI, è scaturito il libro “Terapia Forestale”, pubblicato da CNR Edizioni il 16 dicembre 2020, che ha avuto un’ampia risonanza mediatica a livello nazionale e locale ed è liberamente accessibile:
Meneguzzo, F., & Zabini, F. (2020). Terapia Forestale (A. Demonte (ed.)). Cnr Edizioni.
Relativamente a Fiuggi tra le specie arboree caratterizzanti il percorso , si segnalano castagni, pini, molte altre specie e, nella parte interna alla Fonte Anticolana, anche sequoie.
Riportiamo alcuni cenni tra i più significativi degli esiti psicologici della sessione sperimentale di Terapia Forestale percorso Fonte Anticolana Fiuggi
Gli esiti ottenuti durante la sessione di Terapia Forestale sono comparati con gli esiti delle sessioni documentate nel libro “Terapia Forestale”.
“Riduzione degli indici di ansia e depressione fino quasi all’80%, abbattimento totale dell’indice di ostilità, importanti livelli di aumento del vigore e diminuzione della confusione mentale nei maschi e riduzione della fatica mentale nelle femmine
Il sito e percorso di Terapia Forestale individuato nel Comune di Fiuggi, circostante alla Fonte Anticolana, ha dimostrato generalmente una ottima funzionalità rispetto agli indici di ansia e depressione, all’altezza dei migliori siti e percorsi nazionali e internazionali ancorpiù gli esiti relativi alla riduzione dell’indice di ostilità è stata del 100%, decisamente superiore rispetto a tutte le altre sessioni precedenti. Si tratta evidentemente di un risultato molto importante.
E’ emersa una funzionalità molto buona, anche rispetto alle esperienze precedenti, per gli indici di vigore e di confusione per i maschi, e per l’indice di fatica per le femmine.
Si tratta di risultati di grande importanza clinica”, sottolinea Renato Del Monaco, Direttore sanitario di Acqua & Terme Fiuggi S.p.A. “Per quanto ci riguarda, siamo pronti a sostenere la Terapia Forestale a Fiuggi anche sul piano sanitario”.