EDUARDO RELERO

EDUARDO RELERO

EDUARDO RELERO

EDUARDO RELERO:
Nasce a Rosario, Argentina. Le sue opere, create per l'interazione del pubblico, hanno girato il mondo; da New York a Roma, passando per il Messico e Tokyo.
Nel 1990 si trasferisce a Roma, dove incontra i suoi idoli d'infanzia: le opere di Tintoretto, Caravaggio, Veronesse.
Si avvicinò ai pittori di strada di Roma, i madonnari, formando quel gruppo di amici pittori il cui modo di vivere somigliava almeno a quella che un tempo si chiamava la vita di un artista. 

Nel 1996 decise di trasferirsi in Spagna dove iniziò il suo rapporto con l'anamorfosi, una tecnica usata per nascondere o dirigere in modo molto specifico l'attenzione su qualcosa.

L'osservatore è costretto da un'illusione ottica a capirne la forma per decifrare un messaggio. Queste sperimentazioni sono poi diventate un modo per illustrare una condizione dell'esistenza o una situazione sociale, cercando così di dare al suo lavoro un significato narrativo e non solo un effetto visivo.

Durante il  festival della Street Art Anticoli-Fiuggi Zer0 Km 2022 ha realizzato ben due opere: 

La prima intitolata " La Conca" si trova presso il Piazza Martiri di Nassiriya ( Fiuggi Fonte).  La seconda opera intitolata " La Finestra sul Vicolo" si trova all'inizio di Via Padre Stanislao all'interno del centro storico di Fiuggi.

Opera 1: LA CONCA

Sul lato corto dell’edificio di servizio nella ex stazione, l’argentino Relero - tra i maestri della 3D street art - presenta un murale sul tema dell’acqua: prendendo spunto dalla finestra circolare in alto sulla facciata, la trasforma nella bocca di una tipica conca ciociara, dalla quale due figure in costume tradizionale versano l’acqua di Fiuggi. Un puttino ai piedi della parete si mantiene giovane bevendone e… mostrandone immediatamente gli effetti! Tutta la scena è in un notevole scorcio pittorico che annulla la bidimensionalità della parete e sembra entrare nel piano superiore della costruzione.

Opera 2: LA FINESTRA SUL VICOLO

Siamo in fondo a Viale Umberto I, dove inizia Via Padre Stanislao, la Via Processionale della tradizione, e si entra nella la rete di vicoli del Centro Storico. Qui l’artista argentino, stavolta con un sorprendente effetto di anamorfosi, crea una illusoria finestra sulla prima facciata del percorso (che introduce peraltro a diversi altri murales). Da questa finestra si affaccia un uomo: sorseggiando un caffè sembra osservare tutti quelli che passano sotto la sua abitazione. Una scena di quotidianità per un abitato antico da rivitalizzare, ottenuta con attento studio prospettico.